NUMERO 13/giugno 2023
NUMERO 13/ giugno 2023
In questo numero:
Studi
Il Crimen Heresis nelle strategie di governo del papato avignonese: un inedito processo contro Francesco Ordelaffi, signore di Forlì (1346-1348)
L’Autore analizza le modalità di utilizzo, da parte del papato avignonese, dell’accusa di eresia nella lotta contro una signoria cittadina ribelle all’interno delle terre Ecclesie, ponendo in luce una fonte inedita e pressoché sconosciuta alla storiografia: gli atti di un processo per eresia svoltosi presso la Curia pontificia tra il 1346 e il 1348, che vide come imputato il signore di Forlì, Francesco Ordelaffi. Se da un lato la vicenda permette di evidenziare alcune fondamentali linee di continuità con la celebre campagna di “ereticazione” degli avversari politici promossa in Italia da papa Giovanni XXII un ventennio addietro, allo stesso tempo emergono alcune peculia- rità che consentono di inserire questo più tardo processo in un contesto mutato, caratterizzato dalla sperimentazione papale di nuove strategie d’intervento di fronte alle realtà cittadine della Penisola.
Parole chiave: papato, eresia, tirannide, Romagna, Ordelaffi.
Keywords: papacy, heresy, tyranny, Romagna, Ordelaffi.
Parola e immagine nell’arte di Bernard Palissy, un artista riformato francese
Questo contributo esamina il rapporto tra calvinismo e produzione artistica in Francia durante il XVI secolo attraverso il caso di Bernard Palissy. L’autore vuole offrire una riflessione sul ruolo giocato dalla parola e dal principio di Sola Scriptura in relazione con l’immagine, e con la concezione palissiana dell’arte. Dopo aver esposto i precetti riformati e le loro conseguenze sull’arte figurativa, è evidenziata la situazione paradossale della Francia, dove una parte cospi- cua degli artigiani hanno aderito al calvinismo, nonostante la Riforma abbia generato diffiden- za nei confronti dell’arte sacra, rimettendo in questione parte della loro attività professionale. L’articolo espone poi come Palissy abbia operato un cambio radicale della propria arte, abban- donando l’arte sacra per intraprendere una carriera di ceramista nella quale si dedica all’imitazione del mondo naturale con riferimenti costanti alle Sacre Scritture, elaborando un’interpretazione originale dell’“arte riformata”.
Parole chiave : calvinismo, Riforma, Rinascimento, Palissy, giardini.
This article aims to shed light on the relationship between Calvinism and artistic production in France during the 16th century through the case of Bernard Palissy. The Au- thor wants to offer a reflection on the role played by the word and the principle of Sola Scriptura in relation to the image and Palissy’s artistic thought. After having exposed the reformed precepts and their consequences for figurative art, the paradoxical situation of France is highlighted. In that country a conspicuous part of the artisans adhered to Calvin- ism despite the fact that the Reformation generated distrust towards religious art, calling into question part of their professional activity. The article then exposes how Palissy trans- formed his production as a craftsman, abandoning sacred art to embark on a career as a cer- amist, in which he devoted his production to the imitation of the natural world and con- stantly referred to the Holy Scriptures, elaborating an original interpretation of what “re- formed art” could be.
Keywords: Calvinism, Reform, Renaissance, Palissy, gardens.
Diplomazia gesuitica, potere politico ed evangelizzazione in Giappone durante il periodo Sengoku (1569-1598)
Giunti in Giappone alla metà del XVI secolo, i gesuiti rappresentarono per la gerarchica società locale un prezioso interlocutore in un momento di instabilità politico-militare. La capaci- tà della Compagnia di presentarsi come mediatore della tecnologia bellica occidentale ne facilitò il radicamento e i reciproci ammiccamenti con le élite militari –a livello tanto provinciale, quanto centrale – ne garantirono le fortune per quasi mezzo secolo. Questo lavoro intende da un lato indagare gli strumenti adoperati dalla Compagnia per raggiungere la posizione privilegiata che occupò fino ai primi editti di espulsione alla fine degli anni Ottanta del secolo, dall’altro in- terrogarsi sulle cause del fallimento di una missione che – ancora nel 1586 – sembrava orientata verso un completo sodalizio con le nuove pulsioni centripete della classe militare giapponese e che nel quinquennio successivo si trovò a dover ripensare il perimetro e il linguaggio della propria presenza nell’Arcipelago.
Parole chiave: daimyō, Giappone, gesuiti, Luís Fróis, sincretismo.
Having arrived in Japan in the mid-16th century, the Jesuits were a valuable inter- locutor for hierarchical local society in a period of political and military instability. The So- ciety’s ability to present itself as a mediator of western technology facilitated its establish- ment, and the alliance with both regional and central military elites ensured its fortunes for almost half a century. This article aims, on the one hand, to investigate the instruments used by the Society to reach the privileged position it occupied until the first expulsion edicts at the end of the 1580s. On the other hand, it reflects upon the causes of the failure of a mission that, still in 1586, seemed to be oriented towards complete collaboration with the new centripetal impulses of the Japanese military class and which, in the following five years, was forced to rethink its presence in the Archipelago.
Keywords: daimyō, Japan, Jesuits, Luís Fróis, syncretism.
Note e documenti
MONICA TEOLDI, «Uno libro ereticho […] falsamente fato et datoli nome che era di Amadio». L’Apocalypsis Nova del codice Magliab. XXXIX 1 della Biblioteca Centrale di Firenze;
Rassegne e discussioni
FRANCESCO TORCHIANI, Pio XII e l’apertura degli Archivi Vaticani: premessa a un bilancio
DANIELE MENOZZI, L’apertura degli archivi di Pio XII. Vecchie polemiche e nuove prospettive di ricerca
SIMON UNGER-ALVI, Pius XII and Postwar Germany: Research Questions and New Archival Material
Lavori in corso
ELENA BONORA, Gli archivi segreti del nunzio
Recensioni
Janine Larmon Peterson, Suspect Saints and Holy Heretics. Disputed Sanctity and Communal Identity in Late Medieval Italy (I. Gagliardi);
Paul-Victor Desarbres, Tristan Vigliano, Émilie Le Borgne, Frank Lestringant (dir.), Guillaume Postel (1510-1581), écrits et influence (M. Lodone);
Christine Kooi,, Reformation in the Low Countries, 1500-1620 (M. Valente);
Dianora Pociūtė, La Riforma in Lituania (L. Felici);
Camilla Russell, Being a Jesuit in Renaissance Italy: Biographical Writing in the Early Global Age (J. Bertol);
Voltaire, Gli anni in Svizzera (G.P. Romagnani)
Stefano Villani, Making Italy Anglican. Why the Book of Common Prayer was translated into Italian (L.Ronchi De Michelis)
Vita della Società
Lettera ai soci
Scuola estiva 2023 (Torre Pellice, 5-7 settembre) – Call for Papers
LXII Convegno della SSV (Torre Pellice, 7-9 settembre 2023)